Goshin Jutsu
 
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Goshin  Jutsu (del M° Carlo Pari Goshin Jutsu
1° Volume  Gruppo AKS)

 

Oggi molti maestri di Arti Marziali, che fino a ieri predicavano la purezza di stile, per attirare nuovi iscritti, inseriscono nelle loro pubblicità, a caratteri cubitali la Difesa Personale. Nella maggior parte dei casi, si tratta semplicemente di tecniche estrapolate dalle attività che praticano.

In realtà le singole Arti Marziali hanno ormai programmi più che altro sportivi, molte possono considerarsi soltanto sport da combattimento.

Prese singolarmente le singole attività o Arti Marziali sono spesso  ottime nel combattimento a distanza, ma carenti nel corpo a corpo, nelle prese, nelle leve, nelle proiezioni.

Altre come l'Aikido o il Ju-Jitsu hanno il problema contrario.

La Difesa Personale dovrebbe essere un'arte praticabile a qualsiasi età, adattabile alle capacità fisiche, all'età, al sesso, anche se naturalmente il livello di efficacia dipenderà certamente da queste variabili.

Praticare a vent'anni e terminare l'attività a trenta , trentacinque, è assurdo; è proprio con l'aumentare dell'età che si diventa "preda" appetibile.

Per praticare Difesa Personale on basta conoscere un'Arte Marziale o uno sport da combattimento, programmi di difesa seri devono essere frutto di una attività e uno studio interdisciplinare.

Noi cerchiamo di mettere in pratica tutto questo, abbiamo programmi tecnici consolidati da anni di attività, di sperimentazione, di studio, abbiamo utilizzato il Karate, nella sua migliore evoluzione, il Ju-Jitsu, le armi del Kobudo, le armi da taglio fino ad arrivare alle abilitazioni ed al maneggio delle Armi da Fuoco.

La nostra moderna pratica, l'abbiamo definita Goshin Jutsu, e siamo convinti che sia necessaria interazione per ogni stile di Karate.

 

GOSHIN JUTSU ? ad integrazione di qualsiasi stile di Karate

 

Il Karate è nato come mezzo di difesa.

L'evoluzione moderna dell'Arte lo ha finalizzato adiversi obiettivi:

  • Educazione fisica e ginnastica ortogenica
  • Metodo per prendere coscienza delle proprie potenzialità
  • Sport
  • Difesa personale

 

Tralasciando volutamente la spiegazione dei primi due, posso affermare senza paura di smentite, che la "sportivizzazione" è purtroppo diventato il fine principale di quasi tutti i Gruppi e Federazioni, un Maestro si valuta ormai da quanti "campioni" produce, naturalizzando in tal modo la vera essenza del Karate.

Neppure il fatto di non essere più punti di riferimento per l?insegnamento della difesa alle forze dell'ordine ha per ora portato modifiche di rilievo.

I praticanti iscritti alle palestre sono oggi per i due terzi bambini, se non modificheremo, adeguandoli alla realtà, i nostri programmi tecnici, la nostra meravigliosa Arte diventerà un'attività poco più che ludica, con nicchie di amatori e piccoli gruppi di giovani con il solo fine delle gare.

L'integrazione di tecniche di difesa reali , nei programmi di Karate, sono oggi pressoché inesistenti, nonostante da qualche tempo, per recuperare una fascia di utenza importante, molti Maestri di Karate, spacciandosi per Maestri di Difesa cercano di adeguare l'attività alle richieste.

Se vogliamo finalizzare la nostra pratica anche alla Difesa Personale dobbiamo innanzi tutto prendere coscienza di alcuni punti molto importanti:

  • Le tecniche difensive che si utilizzano, nei combattimenti o nello studio tra praticanti sono ovviamente tecniche di Karate, l'errore è allenarsi sempre su attacchi eseguiti anch'essi con tecniche di Karate, nella realtà quanti sono quelli che ci attaccherebbero con pugni o calci simili ai nostri, un pugno da strada non sarà mai sferrato come un pugno codificato dalla nostra Arte. Bisogna allora adeguare i nostri allenamenti difensivi provandoli su tecniche reali.

 

  • Le Tecniche utilizzate non possono essere limitate alle poche decine che utilizziamo in palestra, riprendiamo l'uso corrente degli "Hasami zuky, heiho zuky, mawashi zuky, ura zuky" tanto per citarne alcune ormai provate solo nei kata.

 

  • I nostri combattimenti sarebbero reali? In quante risse da strada avete mai visto due contendenti muoversi cambiando guardia, tirando tecniche a distanza, utilizzando calci al viso, con ai piedi grossi stivali, pantaloni attillati, in un terreno magari scivoloso o sconnesso; nella realtà tutto avviene in pochissimi secondi e la colluttazione finisce quasi sempre nel corpo a corpo a distanza ravvicinatissima; ed allora perché continuiamo a provare e studiare solo un tipo di combattimento, ottimo, ma più che altro sportivo?

 

  • Siamo tutti in grado di liberarci da una "cravatta laterale" da un "doppio Nelson" da un "soffocamento respiratorio o circolatorio" siamo tutti in grado di immobilizzare un avversario in pochi secondi, o possiamo solo colpire se la distanza, il terreno, il vestiario che indossiamo lo permettono" Ed ancora, siamo in grado di liberarci da semplici prese prese, al collo, ai polsi, al torace, senza colpire, evitando quindi ripercussioni anche penali?

 

Se pensate che tutto o parte di quello che ho indicato, sia un problema, e se volete che ciò che praticate sia realmente utilizzabile nella realtà, dovrete integrare la Vostra pratica con il GOSHIN JUTSU.

Per questo motivo da venti anni nonostante gli ostacoli che le Federazioni mi hanno sempre posto, cerco di integrare il Karate con la difesa reale, ed i risultati dei miei allievi, civili cittadini o appartenenti alle forze dell?ordine mi hanno dato ragione.

 

Maestro Carlo Pari

 

 

 

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